Filosofia della medicina tradizionale cinese

filosofia della mtcG. Larre, F. Berera,  Jaca Book, Milano, 1997

La medicina tradizionale cinese si differenzia dalla medicina occidentale per moltissimi motivi, forse il più importante storicamente consiste nel fatto che i suoi fondamenti filosofici sono gli stessi dell’antica cultura cinese e si perdono nella notte dei tempi. La storia della scienza medica occidentale è assai diversa perché la connessione tra principi filosofici e scientifici antichi si è mantenuta con la medicina galenica fino al Rinascimento, per poi gradualmente dissolversi fino a che, con Cartesio prima e l’Illuminismo poi, è stata del tutto distrutta. Questo breve ma denso volumetto ci introduce proprio ai principi della filosofia cinese applicandoli alla medicina. Si parte dalla descrizione della numerologia per arrivare alla cosmologia ed all’analisi dei principi yin-yang e dei cinque movimenti wu xing. Si affronta poi la valutazione filosofica della strutturazione dell’uomo partendo dall’embriologia e continuando con l’inserimento dell’organismo umano tra “cielo e terra” attraverso le strutture energetiche dei meridiani e quelle degli organi e visceri e delle sostanze vitali. Attraverso l’analisi dello shen si affronta l’argomento dell’uomo cosmico che risponde e risuona al suo interno alle energie del cielo-terra e, contemporaneamente, è microcosmo che riflette il macrocosmo.

L’ultima parte è dedicata ad affrontare il rapporto dell’uomo con il suo destino attraverso il cosiddetto ritorno all’Uno ed all’immortalità che si attua con il raggiungimento del “vuoto del cuore”, del “non agire” e del “saper fare”. Questa è la strada del Santo per raggiungere la sua longevità e la sua verità.

Il volume è conciso ed assai interessante per il neofita e, a maggior ragione, per l’agopuntore di esperto che pratica da“lunga data” che può ricercare il senso vero di molti gesti che compie routinariamente e quotidianamente, con il rischio che talora perdano la connessione con la loro vera origine. Il volume è anche l’occasione per confrontare cultura e medicina occidentale e cinese e per rendersi conto che una sintesi è senza dubbio problematica, ma ambiziosa e doverosa. Si tratta del nostro lavoro di tutti i giorni e del nostro impegno più importante.