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fortificano; il che, non potendo fare i cattivi, usciendo essa dal corpo, dicono che si sparge et annulla. Mal’oppinionecheadessoèpiùseguita,pareame pigliatadallasettadegliidolidacinquecentoanni in qua, è che tutto questo mondo sta composto di una sola sustantia, e che il creatore di esso con il cielo e la terra, gli huomini e gli animali, alberi et herbe con i quattro elementi, tutti fanno un corpo continuo, e tutti sono membri di questo corpo; e da questa unità di sustantia cavano la charità che habbiamo d’aver gli uni con gli altri; con il che tutti gli huomini possono venire a esser simili a Dio per esser della stessa sustantia con esso lui. Il che noi procuriamodiconfutarenonsoloconragioni,ma anco con autorità de’ loro antichi, che assai chiaramente insegnorno assai differente dottrina.
I letterati, sebene ricognoscono questo suppremo nume del Cielo, non gli fanno però nessun tempio, né gli hanno diputato nessun luogo per adorarlo; e per il conseguente non hanno sacerdoti, né ministri dellareligione,néritisolenniperguardarsidatutti, né precetti o comandamenti dati per osservare, né prelato che habbi il carico di dichiarare, promulgare la loro dottrina, o gastigare quei che fanno qualche cosa contra essa; per questo mai recitano niente né in commune né in particulare. AnzivoglionocheaquestoRedelCielosoloilRe gli deva servire e sacrificare, e se altri lo volessero fare sarebbono gastigati come usurpatori della iurisditione regia; e per questo il Re tiene tempi assai suntuosi nelle due Corti di Pacchino e di Nanchino, del Cielo e della Terra, dove egli in persona gli soleva sacrificare, a certi tempi dell’anno; e adesso manda altri mandarini gravi, cheinsuoluogofaccinoquestooffitio,amazando per questo molti bovi e pecore, e facendo molte altre cerimonie in questi doi tempi.
Agli altri spiriti de’ monti e de’ fiumi e delle quattro parti del mondo solo sacrificano certi magistrati grandi e potentati del regno; e nessuno particulare si può mettere in questo.
I libri di questa legge sono li Quattro Libri e le Cinque Dottrine per dove imparano le loro lettere;
e non vi è altra cosa di autorità se non commenti sopre questi.
La cosa più solenne tra questi letterati, et usata dal Resinoadogniminimo,èleoffertecheogn’anno fannodicarne,difrutte,profumi,epezzediseta– o di carta nei più poveri –, e di profumi, ai loro antepassati già morti, in certi tempi dell’anno. Et in questo pongono la loro observantia a’ suoi parenti, cioè di «servirgli morti come se fossero vivi». Né per questo pensano che i morti venghino a mangiare le dette cose, o che habbino bisogno di esse; ma dicono far questo per non saper altro modo con che mostrino l’amore e grato animo che hanno verso di loro. E ci dissero alcuni che questa cirimoniafuinstituitapiùperivivicheperimorti, cioè per insegnare ai figliuoli et alla gente ignorante che honorino e servano ai loro parenti vivi, vedendo che le persone gravi sino a doppo la morte gli fanno gli offitij che gli solevano fare quando erano vivi. E conciosiacosaché né loro riconoschino in questi morti nessuna divinità, né gli chiadano, né sperinodaessiniente,statuttoquestofuoridiogni idolatria, e forse che anco si possi dire non esser nessuna superstitione, sebene serà meglio commutar questo in limosine ai poveri per le anime di tali defunti, quando saranno christiani.
Il proprio tempio de’ letterati è quello del Confuzo, cheperleggeseglifainognicittà,nelluogoche chiamiamo la scuola, molto sontuoso, al quale sta attaccatoilpalazzodelmagistratochegovernaquei che hanno già il primo grado nelle sue lettere. Nel più eminente luogo del tempio sta la statua del Confuzo, o in una tavola ben lavorata il suo nome con lettere di oro, et al suo lato le statue o i nomi di altri suoi discepoli, che pur sono tenuti per santi. Nelqualluogotuttiinovilunijeplenilunijvengono i magistrati della città con i detti graduati a fargli riverentia con le sue genuflessioni solite, e gli acendono candele e pongono incenso nel incensiero che tiene avanti l’altare. E parimente nel anniversario del suo natale e certi tempi dell’anno gli offriscono animali morti et altre cose da mangiare con molta solennità, per aggradirgli la buona doctrina che gli lasciò ne’ suoi libri, per
Nanchino aereoporto all’imbarco per Xian aprile 1983 L. Sotte
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