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mostrare quei piccoli difetti che ognuno di noi possiede e che, a guardare bene, sono parte non solo del nostro essere, ma ci rendono unici.
Certo è che nell’eccesso di riflessione si perde la possibilità di provare emozioni chiudendo sempre più agli altri e al mondo la possibilità di entrare e, allo stesso tempo a se stessi, di sperimentare e imparare.
Accettare i propri sentimenti, accettare il proprio stato di malessere come qualcosa di temporaneo, vivere il senso profondo delle emozioni senza vergogna, accettare di perdere il controllo delle situazioni sono solo alcune delle vie di uscita per evitare di pensare troppo e imparare a vivere con maggiore serenità.
Conclusione
Come sempre mi rifaccio agli insegnamenti dei riflessologi in cui si rammenta che l’arte della riflessologia non guarisce alcuna malattia, ma attiva e riattiva processi energetici utili per la persona e il suo benessere.
Credo sia importante soffermarsi su alcuni punti sui quali il riflessologo può aiutare il suo assistito aiutandolo a:
· lasciare che le emozioni si esprimano liberamente senza volerne avere il sopravvento
· imparare a vivere la libertà personale e prendersi del tempo per coltivare il proprio bene
· non prendere troppo sul serio la vita e coltivare energie positive
· evitare l’eccesso di piaceri passionali perché possono procurare i medesimi effetti della loro assenza
· evitare di giudicare troppo gli eventi e le persone ad essi connessi
· evitare di dare giudizi o sviluppare pre-giudizi · imparare a lasciare correre non prendendo “troppo a cuore” cose e situazioni così come non assimilarne troppo soprattutto gli aspetti negativi
· vivere con consapevolezza e trasformare l’esistenza in una meditazione-elevazione continua · distaccarsi dall’ego che impedisce di diventare consapevoli dei dettagli veramente importanti
· compiere riti che aiutino l’elezione spirituale senza distaccarsi dalle necessità di tutti i giorni.
· Cercare la tranquillità nel momento presente per costruire la serenità in quello futuro
· Rendersi conto che in fondo ogni processo ha delle tempistiche ben precise e più è complesso più queste si allungano: viverle con un certo distacco aiuta non sentirsene schiavi.
Bibliografia
· AAVV: “Il libro dei simboli riflessioni sulle immagini archetipe”, Taschen ed. 2013
· AAVV: “La riflessologia origini benefici terapia del piede e della mano”, Gaia ed. 2011
· Sotte, Pippa: “Massaggio e fisiochinesiterapia Cinesi”, Ambrosiana, 2013
· Ming Wong, Alessandro, Conte, On Zon Su: “ Il massaggio del piede per la salute”, Mediterranea ed. 2009
· Michel Odul: “Dimmi dove ti fa male elementi di psicoenergetica”, Punto d’incontro ed. 2013
· Ming Wong, Alessandro Conte: “Le mappe segrete dell’ On Zon su applicazione dei massaggi antichi alla riflessologia del piede”, Mediterranee ed. 2012
· Osvaldo Sponzilli: “Auricoloterapia”, Tecniche nuove ed. 2013
· Patrizia Sanvitale: “La mano che cura”, Marsilio ed. 2011
· Alejandro Lorente: “Digitopressione”, Armenia ed. 2009
· George Stefan Georgieff: “Il massaggio coreano della mano”, Macro ed. 2012
· Claudio Santoro: “Riflessologia plantare”, Macro ed. 2012
· Gabriella Artioli: “Manuale di riflessologia plantare”, Xenia ed. 2008
· AAVV: “Enciclopedia del massaggio”, Giunti ed. 2005
· Giovanni Leanti, La rosa: “Messaggeri della salute”, Il segno dei Gabrielli ed. 2005
· Marco Lorusso: “Riflessologia plantare”, Macro ed. 2007
· Chen You Wa: “Digitopressione”, Tecniche Nuove ed. 2013
· Dwight C. Byers: “La riflessologia del piede” Mediterranee ed. 2012
· Iona Masaa Teeguarden: “Guida completa alla digitopressione jin shin do”, Mediterranee ed. 2012 2013
· Huang Ti Nei, Ching Su Wen: “Testo classico di medicina interna dell’imperatore giallo”, Mediterranee ed. 2012
Nei prossimi numeri:
“Riflessologia ed emozioni: autunno e l’emozione tristezza”.
“Riflessologia ed emozioni: inverno e l’emozione paura”.
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