Page 71 - Numero20-2_2017
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Ricette, ricordi, racconti Manuela Di Chiara*
La mia grande passione per la cucina, perché di passione si tratta e, come tale, a differenza di un amore sicuro e rasserenante, è fonte di grandi gioie, ma anche di improvvise amarezze e disappunti, nasce dalla mia innata curiosità per tutto quello che sa di antico e tradizionale e da un ricettario appartenuto alla mia bisnonna Filomena Carradori. In famiglia si racconta che, nata quasi due secoli fa a Civitanova e rimasta orfana ancora piccola, fu mandata in collegio dalle suore e qui, cosa un po’ strana per una bambina dei suoi tempi, imparò a leggere e a scrivere. Visto che sembrava avere una naturale propensione verso quella che, all’epoca, si poteva definire economia domestica, fu ammessa dalla Madre Superiora a frequentare le cucine del convento.
Erano tempi in cui, nelle famiglie contadine, in quelle di paese, ma anche all’interno dei monasteri, non solo era necessario conoscere l’arte della cucina, ma bisognava soprattutto essere parsimoniosi, saper sfruttare le poche risorse alimentari di cui si disponeva, conoscere i metodi di conservazione dei cibi e avere qualche nozione delle propriet. alimentari e terapeutiche di tutti i frutti della terra.
Così, quando la mia bisnonna lasciò il collegio per maritarsi, siamo negli ultimi decenni del
1800, portò con sé questo prezioso bagaglio di conoscenze e una sorta di diario in cui aveva annotato numerosi suggerimenti sul modo di tenere una dispensa, su come alimentare il fuoco per cuocere le vivande, su come fare gli acquisti prima delle grandi festività, insieme ad un certo numero di ricette, tutte rigorosamente divise in tre categorie: il mangiar feriale, il mangiar di
«Utilizzare in Italia la dietetica cinese non significa dover per forza sostituire la forchetta ed il cucchiaio con le bacchette, mangiare tutti i giorni il riso o condire solo con la salsa di soia. Significa invece riscoprire la natura “focosa” di certi cibi o evitarne altri per non mangiare “contro natura” come afferma Manuela Di Chiara nella prefazione di questo volume che presento molto volentieri in questo numero di Olos e Logos. Significa riscoprire le nostre antiche tradizioni culinarie, confrontarle con le recenti scoperte della dietetica occidentale alla luce dell’antica dietetica cinese nell’ottica di una globalizzazione delle culture che non cancella i valori del passato ma li rilegge, alla luce del presente, per rilanciarli nel futuro»
Lucio Sotte
magro e il mangiar di festa.
Sembra che la mia bisnonna abbia saputo far tesoro di queste sue conoscenze perché, per molti anni, condusse la cucina delle colonie marine che erano state istituite a Fontespina a beneficio dei
*Autrice del volume Ricette, ricordi, racconti
DIETETICA INTEGRATA
DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA estate 2017


































































































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