Page 45 - Numero 15 Autunno 2015
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Cinesi venire alla Fede christiana, per esser comprati da Spagnuoli et altri christiani, con i quali vengono a uscire dalla cattività degli idoli e false sette e farsi buoni christiani. Ma il vendere figliuoli facilmente scusa la multitudine della gente, povertà e travaglio de allevarli, e la molta libertà che tra loro hanno questi schiavi.
Un altro vitio vi è in molte provincie, che è ammazzare i loro figliuoli, specialmente se sono femine, et affocarle nell’acqua, per non poterli sostentare; e questo anco tra persone gravi e nobili, per paura di esser forzati a dare i suoi figliuoli in poter di altri.
A questa crudeltà apre molto il cammino l’oppinione che qua seguono della trasmigratione delle anime di un corpo in altro corpo, pensando che fanno bene ai loro figliuoli di ammazzargli, perciochélifannoireanascerprestoinqualche casa ricca e non patir tante fatiche nelle sue povere.Ecosìnonfannoquestonascosamente,ma è saputa da tutti.
L’ammazzarsi poi per se stessi per disperatione o per far male ad altri è anco più barbara. E di questi ve ne sono ogn’anno molte migliaia di huomini e donne che si appiccano ne’ campi, o alla porta de’ suoi adversarij, o si buttano ne’ pozzi o ne’ fiumi, o pigliano veneno, con assai piccole occasioni. E accresce il numero di questi, procederelagiustitiacontracoloropercuicausa dicono amazzarsi; per il ché, essendo accusati poi da’ loro parenti, sono molto vessati e castigati da’ magistrati. Ché, se si facesse legge che non si facesse male a questi, come molti magistrati prudenti fanno per editto nel tempo che loro governano, non si amazzarebbono tanti per se stessi,vedendocheconquestononfannonessun male ai suoi adversarij.
Nelle parti più boreali usano di un’altra inhumanità verso de’ figliuoli, che è castrarli quando sono piccoli, all’istesso modo che fanno i Turchi, per porli poi al servitio del Re, il quale nel suo palazzo non usa di altri servitori che di eunuchi e di donne, per sé, per le sue Regine, e concubine. Questo custume hebbe origine d’anticamente solersi gastigare certa sorte di delitto con simil gastigo, e condennarsi al perpetuo servitiodelpalazzodelRe.Dipoivenneroquestia tenere tanto podere nel palazzo, che molti pigliorno questo mezzo per stare più appresso al Re. Et a questo tempo arrivò a tale che tutti i servitori, conseglieri e più amici del Re, e che si può dire governano questo regno, sono eunuchi, de’ quali stanno nel palazzo da dieci milia. E conciosiacosa che loro sia tutta gente plebeia, poveradisuaorigine,senzalettere,etallevatain perpetua servitù, è la più stolida e vil gente di questo regno, la più impotente e inepta per far nessuna cosa grave. Di qui si può facilmente raccogliere che educatione avrà il Re di sì grande regno fra questa gente e fra donne anco senza nobiltà,comedisoprasidisse.Ilchebenvedonoe piangono i loro savij; percioché continuamente si fanno, e dentro e fora del palazzo, molte ingiustizie e crudeltà senza potersegli resistere o dar rimedio, né con forza, né con buoni consegli,
posciaché questi eunuchi soli parlano con il Re; e né virtù, né autorità, né animo tengono per parlargli altra cosa, se non quello a che vedono più inclinato quello che pensano essere il suo dio.
E se il capo de questo governo sta di questa guisa, facil sarà pensare quali sieno i suoi membri, che sono i magistrati e mandarini. E sebene le leggi non sono troppo rigorose, né il poter giustiziare e dar pena di morte è lecito se non a puochi, con tutto ciò parmi che i magistrati ne amazzano tanti sudditi con le ingiustitie, quanti quei che per giustizia e lege loro lo meritano. La causa è un custume di questo regno di potere ogni magistrato battere tutti i loro subditi senza nessun rito o giudicio, ma solo alla loro voglia; e questo in publica audientia, dietro alle coscie, stesi in terra, con una stanghetta di cosa durissima, un deto grossaequattrolarga,elungaduebraccia,chei ministriaduemaniconmoltaforzaglidanno,alle volte dieci, e vinte, e trenta colpi molto spietatamente. Con il che al primo colpo molte volte togliono la pelle, e con gli altri la carne pezzo a pezzo, del che molti ne moiono.
Con questo podere sono molto temuti da tutti e fanno molte ingiustizie, cavandogli dalle mani danari e quello che vogliono; perché, avendo i poveri sudditi paura di questo castigo sì vergognoso e crudele, e della morte che di qui gli può venire, danno tutto quanto tengono per liberarsidalleloromani.Ediquestosifaquisì puoco caso che, avendo qualche magistrato amazzati di questo modo vinti e trenta persone senza meritar morte, non gli danno altra pena che privarlodall’offitio,condirecheèpiùcrudelene’ castighi di quello che conviene.
Con queste et altre ingiustizie che fanno i magistratiperodio,perdanarietarequisitionede’ suoi amici, nessuno nella Cina è patrone del suo, e sempre si vive con paura de machinarsegli qualche calunnia per spogliarlo di quanto tiene. E quanto uno è più ricco, più paura tiene, e si guarda di mostrarsi tale, nascondendo quanto tiene, e fingindo di aver puoco.
I prezzi delle cose, fuora delle due Corti, sempre sono doi: uno commune, l’altro, assai manco, de’ magistrati, che in ogni terra sono molti. Con il qualprezzocompranoefannoquelchevogliono, con grande danno de’ mercanti e degli arteggiani, iqualituttifuggonode’ministride’magistrati, senza aver fatto nessuna cosa contra delle leggi; e non vogliono far nessuna opera de’ mandarini se non per forza.
E per quanto in questa terra è lecito l’imbriacarsi, è molto ordinario andare per le strade huomini pienidivino,cadendointerra,dicendoefacendo molte pazzie, specialmente nelle loro feste principali e ne’ conviti. Non solo questo nella gente plebeia, ma anco tra persone gravi, e gli magistrati, che devrebbono impedire questo abuso, fanno l’istesso con grande danno degli suditi e vergognadellorooffitio;perciochésonoportati così imbriachi in sedia scoperta a vista di tutti e con l’istesso fasto che sogliono, et alle volte batteno
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