Page 42 - Numero 15 Autunno 2015
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Commentari della Cina di Padre Matteo Ricci, Cap IX, Delle superstizioni et
d’alcuni abusi della Cina
Matteo Ricci*
1. Le superstizioni della Cina si spiegano col fatto che il Vangelo non vi è stato mai predicato. 2. Ore e giorni fasti e nefasti, annunziati dal calendario o dagli astrologi. 3. Varie specie di divinazione del futuro; giorno e ora della nascita; fisiognomia; sogni, spiriti maligni; altri inganni. 4. Il fomscioei, ossia la superstizione “vento, acqua”, o meglio la geomanzia. 5. Folla sterminata d’indovini. 6. Poligamia, meretricio, sodomia, pederastia. 7. Numerose famiglie di schiavi; vendita di figli a poco prezzo. Schiavi cristiani. 8. Infanticidio, specialmente di bambine; metempsicosi. 9. Migliaia di suicidi all’anno, specialmente per dispetto dei propri nemici. 10. Eunuchi: origine, numero, influsso sull’Imperatore, ignoranza e inettitudine.	11. Bastonata, inflitta fino alla morte e senza previo giudizio.	12. Doppio prezzo delle cose: quello di tutti e quello dei mandarini. 13. Vizio dell’ubriachezza diffuso non solo tra la plebe, ma anche tra persone gravi. 14. Uso universalmente diffuso della bugia e sue gravi conseguenze; formalismo e diffidenza generale. 15. Sospetti e diffidenza nella Corte; numero e stato dei Principi; invisibilità dell’Imperatore. 16. Sospetto e disprezzo profondo dei Cinesi per gli stranieri, di cui non hanno che poche e false notizie. 17. Disprezzo inconcepibile degli ambasciatori stranieri. 18. Sospetto e disprezzo dell’esercito; mancanza di amor di patria. 19. Due pazzie: alchimia interna ed esterna.
Nel seguente capitolo si trattarà delle superstitioni proprie a ciascheduna delle sette; in questo solo si toccano	alcune	communi	ad	ogni	sorte	e
professione di gente. E priego a tutti quei che leggeranno questi doi Capitoli, che, con le cose che in essi dirranno, più tosto piglino occasione di moversi a compassione e priegar Iddio per l’infermità di questo popolo, che di venirgli sdegno o nausea di esso, ricordandosi esser questo una
“Padre Matteo Ricci è il missionario gesuita (Macerata 1552 - Pechino 1610) che annunciò il cristianesimo in Cina e gettò il primo vero ponte culturale tra Oriente ed Occidente. È stato autore di numerosissime opere scritte in cinese per diffondere in Estremo Oriente gli aspetti più significativi della cultura europea (religione, matematica, astronomia, filosofia etc) ma scrisse anche i Commentari della Cina per far conoscere in Europa le meraviglie della cultura e civiltà cinese. È un piacere diffondere questo testo opera di un mio concittadino, visto che Olos e Logos viene editata a Civitanova Marche, in provincia di Macerata, dove Matteo Ricci nacque nel 1552” Lucio Sotte
gente che tanti migliaia di anni vive nelle tenebre della gentilità, senza nessun raggio del Santo
*Missionario gesuita maceratese Macerata 1552 Pechino 1610
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CULTURA CINESE
DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA autunno 2015


































































































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