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l'emergenza del vero sul falso, dell'essere sul non essere, del positivo sul negativo, del bene sul male, comunque tale emergenza venga definita, allora ci si colloca inesorabilmente in una prospettiva nichilista, così che la ricerca, di qualunque ricerca si tratti, ne risulterà irrimediabilmente segnata.
Di contro, riconoscere tale emergenza significa disporsi ad intendere la scienza, ogni scienza, in senso speculativo, fornendole così un’autentica fondazione.
Precisamente la necessità di riferirsi al fondamento, e di intenderlo come quell’intero che non è riducibile a nessun insieme determinato, ci pare costituisca proprio l’essenza del “qi” che l’Oriente ha mantenuto al centro del proprio sapere e della propria cultura. Poiché la cultura occidentale va smarrendo il senso di questo fondamento, guardare al “qi” può rappresentare un invito di straordinaria importanza: l’invito a recuperare quel valore che la nostra cultura rischia definitivamente di perdere.
Note
[1] D.C. Dennett, Coscienza. Che cosa è?, Roma-Bari, Laterza, 20092.
[2] G. Ryle, Lo spirito come comportamento, Torino, Einaudi, 1955.
[3] D.C. Dennett, Coscienza. Che cosa è?, cit., p. 107.
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DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA estate 2015


































































































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