Page 10 - Olos e Logos n°11
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Il “qi” nella cultura e nella filosofia
dell’Occidente - terza parte
Aldo Stella*
8. Il passaggio dal livello sensibile a quello concettuale: l’oggetto nel realismo critico e sofisticato
Il discorso che abbiamo introdotto sul concetto di realtà funge da retroterra speculativo di quanto viene oggi affermato da chi si occupa del valore e del significato delle conoscenze scientifiche.
Non si può non riconoscere, infatti, che i con­ vincimenti più recenti espressi dalla filosofia della scienza nonché dalla ricerca epistemologica indicano tutti la consapevolezza dell'im­possibilità di una effettiva verificazione della teoria, per l’impossibilità di attingere l’autentica realtà, cioè per l’irriducibilità del reale all’oggettuale.
Ogni osservazione, dunque, è intrisa di teoria, come ha indicato Bacone, che della scienza empirica, insieme a Galilei, è stato l’autentico inventore. Bacone proponeva una expurgatio intellectus, ossia una liberazione della mente da pregiudizi, che consentisse una conoscenza autentica delle cose. Se non che, questa catarsi è un ideale che non può mai venire pienamente realizzato, perché il soggetto non può liberarsi da se stesso e quindi dal sistema di riferimento che condiziona, di volta in volta, il conoscere.
Il “paradosso della categorizzazione”, come oggi viene definito, esprime proprio l’impossibilità, per il soggetto, di cogliere l’oggetto nella sua oggettività richiesta, così che il “problema di Bacone”, come lo chiama Popper, si traduce nella consapevolezza che il ricorso all'esperienza, come banco di prova per verificare una teoria, è improponibile in forma ingenua. Esso si converte sempre in un confronto inter-teorico: due teorie che si contendono il campo.
Il più autorevole critico del giustificazionismo e dell'induttivismo è stato proprio Popper, il quale abbandona ogni pretesa verificazionista, riconoscendo che, per quanti casi si osservino che confermano una teoria, la teoria non può mai
“Continua in questo numero di Olos e Logos la riflessione di Aldo Stella sul concetto di qi alla luce della filosofia occidentale. Una strada da seguire per far dialogare la cultura cinese e quella occidentale”
venire considerata vera (veramente verificata). Il progetto non è più quello di verificare una teoria, ma di distinguere una teoria scientifica da una teoria pseudoscientifica. Il discrimen è la fallibilità: teoria scientifica è solo quella che può venire falsificata o, come dice Popper in forma più elegante, quella che prevede una classe di falsificatori potenziali non vuota.
Tuttavia, anche nel caso del falsificazionismo, si ripropone il problema del rapporto con la cosiddetta base empirica, rapporto problematico proprio per l'impossibilità di cogliere la realtà nel suo essere in sé, ossia di coglierla senza filtrarla attraverso il sistema di riferimento di chi la coglie. Questa difficoltà ha indotto Kuhn e Lakatos a discutere il progetto popperiano, così che Lakatos non ha potuto non accogliere il suggerimento convenzionalista di Poincaré (e la tesi olistica di Duhem), riconoscendo che il cuore di un programma di ricerca scientifico viene considerato non falsificabile, ma solo “per definizione”, cioè
*Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università per Stranieri di Perugia Dipartimento di Psicologia Università “La Sapienza” di Roma
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EPISTEMOLOGIA MEDICA
DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA autunno 2014


































































































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