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s’influenzano vicendevolmente (Psiconeuroendocrinoimmunologia). Questa è la versione forte della “medicina integrata”, scientificamente fondata (che quindi non vende illusioni né magie), per la quale direi vale la pena impegnarsi. La versione debole, quella che aggiunge agopuntura e/o omeopatia e/o fitoterapia alla medicina corrente, personalmente non mi entusiasma e mi pare che questo sentimento sia sempre più largamente diffuso tra gli operatori e a livello d’opinione pubblica. Con il rischio che, tramontando (come mi pare stia accadendo) la luna di miele tra settori dinamici dell’opinione pubblica e le medicine non convenzionali, si ripiombi nella più bieca ortodossia. Per combattere questa prospettica deleteria e salvare i preziosi patrimoni culturali e clinici rappresentati dalle medicina antiche ed eterodosse, occorre, a mio avviso, alzare lo sguardo e attrezzarsi sempre meglio a una battaglia scientifica e culturale di alto livello.
Riferimenti bibliografici
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[1] Le Tecniche di diffusione rilevano il movimento delle molecole d’acqua (diffusione) che viene diversamente ostacolato dai diversi comparti cerebrali (sostanza bianca, grigia, liquor). Quindi lo studio della diffusione delle molecole d’acqua può fornirci informazioni sui tessuti. DWI (Diffusion Weighted Imaging Immagini pesate sulla diffusione) consentono di identificare un contrasto tra aree, mentre quelle pesate sul tensore di diffusione DTI identificano la direzione del flusso che, in particolare per la sostanza bianca dove il flusso è più direzionato (anisotropico) , possono fornire la base per costruire immagini trattografiche e quindi identificare le connessioni cerebrali.
[2] Ho trattato ampiamente questo aspetto delle relazioni psiche cervello, anche nella sua dimensione di storia delle idee, in Bottaccioli 2005, pp.145-172
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