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possano riguardare anche chi va incontro ad una evoluzione infausta. In realtà gli studi mostrano che anche per i malati in fase avanzata di malattia la promozione dell’adattamento e di caratteristiche di resilienza permette un miglioramento della qualità della vita e la capacità di investire su obiettivi ancora realizzabili5.
Le caratteristiche di chi è resiliente
Ma cosa fa sì che un individuo sia più o meno resiliente? La resilienza è un processo composto di più fattori. Quelli su cui i vari autori4 concordano sono molteplici, ma occorre sottolineare che è sufficiente la presenza o il miglioramento anche di uno solo di questi, per rafforzare la resilienza:
Ottimismo e speranza: è la disposizione a cogliere il lato positivo degli eventi, la propensione a cercare una soluzione alle difficoltà
Autostima: una visione positiva di sé protegge da sentimenti di ansia e depressione e influenza positivamente lo stato di salute fisica
Autoefficacia: è la sicurezza nella propria capacità di risolvere i problemi, sicurezza che deriva dalla conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza
Controllo interno: la convinzione che gli eventi siano influenzati dal proprio comportamento piuttosto che da forze esterne favorisce la progettualità e l’azione
Indipendenza: significa saper agire in base ai propri valori e perseguire i propri scopi senza essere condizionati dall’opinione altrui
Impegno: è la capacità di definire e perseguire degli obiettivi, con tenacia, persistenza e motivazione
Sfida: la visione dei cambiamenti come opportunità di crescita permette di percepire gli eventi stressanti come sfide che è possibile affrontare
Abilità comunicative: chi sa ascoltare e farsi ascoltare, comprendere le emozioni, confrontarsi senza prevaricare, costruisce più facilmente relazioni significative, fonte di supporto
Spiritualità: indica non solo una fede religiosa, ma anche profonde convinzioni ideologiche e filosofiche che danno un significato superiore alla propria esistenza
Supporto sociale: la presenza di relazioni con persone premurose e solidali permette di affrontare meglio le difficoltà, consentendo condivisione, vicinanza e incoraggiamento
Senso dell’umorismo: l’umorismo ha un effetto liberatorio, trasforma la sofferenza in un evento socialmente accettabile di cui è più facile parlare
Flessibilità: è la capacità di cambiare schema di pensiero, di vedere le cose da diverse angolazioni, di pensare a soluzioni alternative di fronte ad un problema
Apertura al cambiamento: significa accettare i cambiamenti che la vita comporta, riadattandosi con plasticità
Investire sui punti di forza
Con il concetto di resilienza, il focus si sposta dalla patologia, dalla difficoltà e dal limite, alle risorse e capacità degli individui. Nella ricerca e nella pratica clinica relative agli eventi drammatici come la malattia oncologica, gli operatori si sono dedicati principalmente alle conseguenze negative
e al lavoro di recupero sul sintomo patologico, sottovalutando le possibilità di risposte adattive e di crescita.
Compito dell’operatore è depatologizzare gli stati d’animo legati alla crisi1, legittimare la vulnerabilità per ridurre il senso di colpa e lo stigma e favorire invece la ricerca di un nuovo equilibrio e il rafforzamento delle risorse. Risorse di qualunque genere: un progetto per il futuro, un legame con una persona, la propria spiritualità.
Occorre integrare l’approccio tradizionale mirato a curare la sintomatologia ansioso-depressiva con una nuova prospettiva di intervento che lavori sui punti di forza del malato e che sia un accompagnamento in un percorso di maturazione e crescita psicologica, in un’ottica di prevenzione e promozione del benessere che vede il malato non vittima impotente ma soggetto ricco di potenzialità.
Una storia di resilienza
“Era il primo ottobre 2012, una data che non dimenticherò mai, quando a quasi 43 anni la mia vita è improvvisamente cambiata. Guidata da un sesto senso e da uno stato d’inquietudine che ancora oggi non mi so spiegare, vado a fare con un mese di anticipo il controllo al seno. Eseguendo l’ecografia il medico dice che ha trovato un nodulo sospetto da esaminare meglio, lui non si sbilancia troppo ma io ho già capito che la cosa è seria, così mi precipito a fare la mammografia e la biopsia, dopo pochi giorni ho già i risultati e il referto parla chiaro, si tratta di “carcinoma mammario”. “Carcinoma”: una parola che già solo a sentirla fa venire i brividi!
In quel momento nella mia mente si sono affollate tante domande: “E adesso cosa mi succederà? Perché mi sta capitando tutto questo? Proprio a me che nella vita ero solita organizzare e programmare sempre tutto alla perfezione, perché questo fuori-programma?”. Ho dato sfogo a tutta la mia rabbia e disperazione piangendo per giorni, poi guardando gli occhi tristi ed impauriti di mia figlia mi sono detta “Devo reagire”, lo devo a me stessa, alla mia famiglia e soprattutto a mia figlia che ha solo 15 anni!
Ho affrontato così l’intervento, la chemioterapia e la radioterapia con una forza ed un coraggio che non immaginavo di avere, sì perché ci vuole davvero tanto coraggio quando torni a casa dalle terapie e non riesci più nemmeno a salire le scale, quando ti guardi allo specchio e non ti riconosci più, quando esci di casa con la parrucca e ti sembra che tutti ti guardino in testa anziché negli occhi, quando leggi nello sguardo delle persone che ti osservano con aria pietosa “poverina così giovane!”, quando quelli che consideravi amici non si fanno quasi più sentire e se lo fanno si limitano ad una telefonata di circostanza!
Io questo coraggio l’ho avuto anche grazie alla mia meravigliosa famiglia, mio marito colonna portante che ha vissuto con me ogni attimo del mio percorso con pazienza e serenità, mia figlia che anche quando mi vedeva senza capelli diceva “Mamma sei bella lo stesso”, le mie sorelle che non mi hanno mai fatto sentire sola, i miei genitori che con grande forza e dignità mi hanno aiutato in casa quando tornavo sfinita dalle chemio, tutti i
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DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA estate 2014


































































































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