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arteriosa, venosa e linfatica nonché quella sensoriale. Tutto questa contribuirà a regolare la tensione arteriosa e a provvedere a una migliore ossigenazione dell’organismo.
Le posture e i movimenti si eseguono con il sostegno della respirazione che permette una rieducazione permanente di questa importante attività.
Il “soffio” – respiro – diviene più ampio, più profondo, più tranquillo, non incontra più resistenza quindi diviene più calmo. L’attività respiratoria sia essa ventrale, toracica, clavicolare, o comunque globale contribuisce ad un massaggio viscerale permanente e profondo. Questo può facilitare la funzione digestiva, la minzione e quella secretoria.
Influenza energetica
L’influenza energetica nel Qigong classico e soprattutto nel Daoyin Qigong è la stessa dell’agopuntura. Posture, movimenti e concatenazioni vengono scelte in funzione della loro azione profonda su centri energetici, meridiani e organi.
Tuttavia il Qigong non è un’agopuntura senza aghi, infatti come già menzionato nel Neijing al capitolo 62 è “il condurre il soffio” alla stregua dell’agopuntura come metodo terapeutico. Quindi lo scopo interno o energetico del Qigong è di permettere una migliore circolazione di energia nei meridiani o provocare un flusso energetico negli organi e nei centri energetici.
Questo avviene per esempio nella cosidetta “Piccola” o “Grande Circolazione Celeste”. Accanto a ciò, le sensazioni e l’intenzione di un praticante avanzato possono dirigere la propria energia su un organo particolare in funzione degli orari o della stagione.
In più si utilizzano delle “visualizzazioni” ed è anche possibile praticare quello che gli antichi Taoisti chiamano il “Cammino verso gli organi”. In ogni caso i numerosi esercizi di Qigong hanno come funzione di armonizzare meglio coloro che praticano con i ritmi del giorno o della stagione e di regolarizzare le energie in funzione di disequilibri esterni o interni.
Infine molteplici Qigong terapeutici sono utilizzati negli istituti di medicina cinese e degli ospedali per trattare particolari malattie, uno su tutti ricordiamo quello coadiuvante ed efficace per i tumori.
In qualche modo il Qigong ben praticato aiuta a ridurre il consulto medico e/o con l’agopuntore e di conseguenza evitare una dipendenza medicamentosa eccessiva.
Influenza psichica
La pratica costante del Qigong assicura un apporto di ossigeno verso il cervello, che rinvigorisce in profondità ed è dunque motivo di una accresciuta attività cerebrale.
Il lavoro di meditazione e di induzione alla calma comporta che questa attività cerebrale non conduca a confusione mentale. Lo spirito è dunque “purificato, chiarificato, rinvigorito, tranquillizzato”.
Nella MTC il cervello è un organo straordinario che assorbe, trasforma, utilizza e esegue alla stessa
maniera degli altri organi. Quindi alcune pratiche permettono di accrescere l’assorbimento, altre la trasformazione e l’utilizzazione ed alcune sono deputate a secernere.
Alcuni maestri ritengono che troppo spesso ci si dimentica del secernere sia fisico che mentale tutto ciò conduce ad una “costipazione polmonare, digestiva, gestionale e psichica”.
Tra la colica mentale che produce una membrana divisoria interna e, la compressione mentale che conduce al ripiegarsi su se stesso, esiste una giusta via di mezzo tra il liberarsi da una inibizione isterica e la rimozione ossessiva. La pratica costante del Qigong deve porsi nel mezzo.
La costanza nel praticare il Qigong porterà perciò ad una maggior rilassamento mentale, ad una maggior chiarezza e un maggior sviluppo delle capacità mentali proprie di ciascun individuo. Vediamo infine brevemente alcune regole basilari per la pratica degli esercizi energetici di Qigong
- Praticare indossando vestiti comodi ed eliminare qualsiasi costrizione (bracciali, cinte etc). - Pratica con calzature basse e comode. - Praticare all’aperto (i cinesi seguono questa regola anche d’inverno nei parchi) se possibile, in un parco o giardino.
- Praticare rivolti verso EST, dove tutto inizia o verso SUD “l’individuo saggio si volge verso sud” - Praticare preferibilmente al mattino, quando ciò non è possibile, praticare in qualsiasi altro momento della giornata, l’importante è la perseveranza. - Praticare con la mente libera e calma ed al tempo stesso concentrati. - Praticare respirando con il naso, in maniera tranquilla, continua, profonda, lenta e cosciente. - Praticare con movimenti precisi, lenti, armoniosi. Per quanto concerne la pratica del Qigong nello specifico cioè per il dimagrimento o per il mantenimento del giusto equilibrio alimentare dobbiamo osservare questi specifici punti: a)	Atteggiamento mentale fluido e orientato verso il piacere
b) c) d) blocchi energetici dei meridiani e degli organi e)	Respirazione lenta, profonda, cosciente, continua, tranquilla
Conoscenza della propria costituzione Alimentazione semplice Movimenti e posture che intervengono sui
f)	Auto-massaggio specifico dell’addome g)	Auto-massaggio dei meridiani e di agopunti specifici h)	Visualizzazioni piacevoli
Il Qigong è dunque con i suoi molteplici aspetti per prima cosa uno stile di vita, nutre e alimenta tutto il nostro essere nella globalità. Ha infinite possibilità ed è soprattutto uno strumento semplice ed efficace per prevenire e mantenere lo stato di salute e prolungare la longevità.
Inoltre è possibile usarlo come terapia di rinforzo ove si è instaurata la malattia. Richiede semplicemente la costanza e la regolarità nella pratica, come siamo regolari nel mangiare almeno tre volte al giorno.
Il Qigong in quanto nutrizione e alimentazione di cui beneficia tutto il corpo, è uno strumento che è a disposizione dell’umanità intera per migliorarne e preservarne la salute.
DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA inverno 2016


































































































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