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La medicina complementare nel Sistema Sanitario Regionale della Toscana
Di seguito una sintetica panoramica dei principali provvedimenti emanati in Regione Toscana per l'integrazione delle medicine complementari e dell'agopuntura nel Servizio Sanitario Regionale.
Le medicine complementari sono presenti da anni nel Piano Sanitario Regionale. In particolare l'ultimo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012-2015 dedica lo specifico capitolo 3.2.5 all’appropriatezza sulle Medicine complementari e non convenzionali e prevede l’utilizzo di trattamenti di medicina complementare in vari ambiti quali la promozione del parto nella gravidanza fisiologica, l’assistenza termale, la lotta al dolore, la prevenzione dei disturbi psichici, il fine vita e la lotta ai tumori. Inoltre la Legge Regionale n. 28 del 2015 “Disposizioni urgenti per il riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale” prevede che il riordino sia definito, fra l’altro, “nel rispetto dei principi di uguaglianza, umanizzazione e personalizzazione delle cure anche con riferimento alla medicina complementare e integrata”.
La L.R. 40/2005 Disciplina del servizio sanitario regionale prevede:
L’introduzione della Rete toscana per la medicina integrata nella Struttura regionale di governo clinico (art. 43)
1 rappresentante delle Medicine Complementari (MC) nei Consigli dei sanitari delle Aziende USL (art.44)
2 rappresentanti MC nei Consigli dei sanitari delle Aziende ospedaliero-universitarie (art. 45)
1 rappresentante nel Consiglio sanitario regionale (art. 89)
1 rappresentante MC e Discipline del Benessere e bionaturali (DBN) nella Commissione regionale di Bioetica (art 97): queste ultime due nomine sono state abrogate il 27 aprile 2011
La Legge Regionale n. 9/2007 Regolamentazione dell’esercizio delle medicine complementari da parte dei medici chirurghi e odontoiatri, veterinari e dei farmacisti disciplina le attività di agopuntura, fitoterapia e omeopatia prevedendo un iter formativo di almeno 3 anni e la possibilità di essere registrati negli elenchi dei medici esercenti medicine complementari. Rimanda, per la definizione dei criteri di accreditamento, a uno specifico Protocollo di intesa, applicativo della Legge, firmato nell’aprile 2008 da Regione Toscana e dagli Ordini Professionali dei Medici chirurghi e Odontoiatri, Veterinari e Farmacisti. Il protocollo definisce i criteri di accreditamento dei Medici e Odontoiatri, Veterinari e Farmacisti, le disposizioni transitorie per l’iscrizione agli elenchi dei professionisti “esperti” in Medicine Complementari nonché i criteri di accreditamento degli Istituti di formazione extrauniversitaria pubblici e privati. Con la delibera regionale n. 993/2009, si definisce nei dettagli la procedura per richiedere l’accreditamento degli enti formativi in Medicina Complementare, mentre con il successivo Decreto n. 1332/2010 si approva il modello per la presentazione delle domande. A seguito della delibera regionale 175/2015, il protocollo di intesa è stato aggiornato e sottoscritto in data 16 marzo 2015 dalla Regione Toscana, rappresentata dall'Assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni e dalle Federazioni degli Ordini professionali dei medici chirurghi e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti,
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MEDICINA INTEGRATA
DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA estate 2015


































































































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