Page 60 - Olos e Logos n°11
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esperienze programmanti, con lo scopo di mantenere l’equilibrio o omeostasi.
L'omeostasi (dal greco “ομέο”, stesso, e “στάσις”, mantenimento) è la tendenza fisiologica intrinseca agli organismi che permette di mantenere stabilità interna delle funzioni organiche. Il mantenimento dello stato di equilibrio dell’ambiente interno è basato su un processo di feedback o retroazione che si mantiene nel tempo e che permette l’autoregolazione. La reazione che avviene in risposta ad eventi esterni come compensazione è invece detta allostasi. Questo principio di regolazione esprime l’ergotropicità o il fitness del sistema rispetto alle sfide ambientali (challenges).
Quando l’organismo è sottoposto a sfide ambientali significative entra in uno stato allostatico in modo soggettivo, ossia risponde dalle difficoltà in modo personalizzato, generalmente con iperattivazione di fondo del sistema simpatico o parasimpatico. Sebbene si conosca a fondo la sindrome dello stress secondo Selye, pochi hanno osservato la soggettività della risposta agli stimoli stressanti, che in realtà variano da persona a persona.
La capacità performante dipende dalla velocità e dalla strategia di adattamento dell’organismo nel regolare direttamente sia lo stato fisico chimico, sia i comportamenti che modulano la fisiologia stessa.
Ad esempio, se esposto al calore ambientale in modo non progressivo (tramite una giornata molto calda o una sauna) l’organismo manifesta cambiamento fisico chimico, produce un’aumentata diaforesi, altera il tono respiratorio e passa da equilibrio interno a strategia difensiva. In questa fase può scegliere strategie diverse, tra cui quelle a carattere eccitatorio simpatico, con broncodilatazione, aumento del tono muscolare e del riflesso nervoso, oppure entrare in uno stato di risparmio energetico, di ipossia e inibizione parasimpatica per evitare dispendio energetico ulteriore. Tale strategia è in gran parte soggettiva.
Anche la stessa percezione del dolore risulta ampiamente soggettiva. Nell’ottica fisiologica della regolazione il dolore svolge una funzione di inibizione di movimento e funzione, ossia tenta di imporre un recupero in fase passiva ed è tipico di sistemi di adattamento con dominanza parasimpatica o meglio polivagale. Sarà quindi importante permettere che si esprima al meglio il recupero ed impedire l’attività di stimolo simpatico come chiave del miglioramento di fondo.
L’importanza delle funzioni di variabilità soggettiva
I sistemi che permettono questo equilibrio interno, l’omeostasi e la regolazione dell’allostasi sono detti “Sistemi di Regolazione” e seguono leggi di retroazione ben precise e visibili nelle delicate funzioni di network ormonale, neurotrasmittoriale o immunitario. Il mantenimento dell’omeostasi risulta cruciale per la salute e come la disfunzione o meglio la disregolazione di uno o più sistemi porti alla malattia.
Il sistema nervoso gioca un ruolo primario nella regolazione con effetto topdown, ma anche il sistema nervoso periferico e la propriocezione, il sistema vascolare e microcapillare, la pressione
arteriosa, il funzionamento cardiaco svolgono ruoli di regolazione in network indispensabili per la salute.
Un esempio di sistema di misurazione - e in effetti un’evoluzione degli antichi metodi medici di diagnosi pulsologica - è costituito dagli indici di modulazione cardiovascolare autonoma. La misurazione della variabilità della pressione arteriosa (BPV), così come la valutazione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV), assieme alla valutazione delle risposte neurologiche riflesse costituisce un accertamento delle funzioni di regolazione di fondo.
Le tecniche di analisi spettrale usate per quantificare la variabilità cardiaca R-R valutano le componenti di variabilità di frequenza tra 0.025 e 0.50 hz. La misurazione delle componenti simpatiche e parasimpatiche e i loro effetti di regolazione sulle funzioni vascolari e respiratorie sono quindi misurabili e quantificabili.
Un valido metodo per valutare la risposta di recupero (strategia non ergotropica diretta) è il RMSSD o radice quadrata media delle successive differenze degli intervalli R-R. Questo valore riflette la funzione di attivazione del sistema parasimpatico. Valori elevati sono in relazione con aumentata attività parasimpatica nelle fasi di rilassamento e recupero, mentre valori diminuiti indicano scarsa capacità di recupero da stress.
La Semeiotica dei Sistemi di Regolazione è quindi un sistema di diagnosi e feedback fisiologico basato sull’origine regolatoria e dinamica delle funzioni organiche umane. Laddove nella semeiotica classica il processo termina con l’identificazione di una patologia, nella Semeiotica dei Sistemi di Regolazione si procede ad osservare la causa di tale fenomeno in chiave fisiologica e adattativa e nell’esaminare si induce un fenomeno compensativo di feedback o retroazione correttiva.
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DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA autunno 2014


































































































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