Page 9 - Numero 15 Autunno 2015
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numerose piante della tradizione cinese e tra queste appunto l’Artemisia annua. L’artemisina è
Alla fine Tu Youyou scelse di fare tesoro delle conoscenze che nel III secolo dopo Cristo un famoso medico cinese di nome Ge Hong (283-343 d.C.) aveva tramandato ai posteri. Ge Hong è l’autore di varie opere tra cui un testo che tutt’ora viene studiato nelle Facoltà di Medicina Tradizionale Cinese: il Zhou hou bei ji fang o Manuale di prescrizioni per le emergenze, redatto nel 321 d.C.; ha dunque 1700 anni di storia.
stata da lei isolata nel 1972 e nel tempo ha sostituito il chinino nelle forme più gravi della malattia. Il premio Nobel la dottoressa Tu Youyou se l’è proprio meritato, ma una citazione andrebbe fatta anche ad altri due medici cinesi ai cui studi Tu Youyou si è rifatta per “riscoprire” l’azione antimalarica dell’artemisina: Ge Hong, del III secolo dopo Cristo e Li Shi Zhen vissuto nel XVI secolo. Senza le loro osservazioni sugli effetti antimalarici dell’Artemisia annua, tramandati fino ad oggi attraverso le loro opere redatte rispettivamente 400 e 1700 anni or sono, gli studi di Tu Youyou non si sarebbero mai avviati e la malaria sarebbe ancora intrattabile nei casi resistenti.
Ma come si è arrivati a questa scoperta? È molto interessante ed istruttivo raccontare l’intreccio di questa vicenda che mescola la storia della Cina e dell’Indocina degli Anni ’60 e ‘70, la moderna ricerca della biomedicina e le antichissime conoscenze della medicina tradizionale cinese.
Il medico Ge Hong
Negli Anni ’60, mentre in Vietnam si combatteva laferoceguerratraNordeSud,ivietcong,i soldati del Vietnam del Nord del generale Ho Chi Minh,venivanofalcidiatidallamalariapiùancora che dai bombardamenti delle truppe americane. Il territorioincuieranocostrettiacombattereinfatti erainfestatodalPlasmodiumfalciparum,agente infettivodellamalaria.Fuperquestomotivoche la Cina, che appoggiava l’esercito del Nord
Vietnam, avviò un progetto di ricerca per verificare se fosse possibile mettere a punto qualche nuova cura per aiutare i soldati malati. Il progetto di studio venne deciso il 23 di maggio del 1967 e prese il nome di “progetto 523” unendo le cifre del mese di maggio (5) e quelle del giorno del mese (23) in cui era stato deciso il suo avvio. Vennero analizzate numerose molecole di sintesi che tuttavia non dimostrarono di possedere effetti rilevanti sulla malaria e si decise allora di verificare se non fosse possibile fare tesoro delle antiche conoscenze della farmacologia tradizionale cinese che tutt’oggi viene studiata ed utilizzata in Cina e che annovera 5000 differenti erbe medicinali prescritte in base a centinaia di ricette spesso tramandate per secoli e talora per millenni.
Una pagina del Zhou hou bei ji fang, Manuale di prescrizione per le emergenze
L’incarico venne affidato all’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino, la più importante istituzione cinese del settore, che affidò la ricerca alla dottoressa Tu Youyou e ad un piccolo gruppo di esperti da lei diretto.
La dottoressa testò migliaia di piante senza ottenere grandi risultati fino a che non decise di rifarsi ad alcune antiche formule fitoterapiche cinesi utilizzate da millenni per la cura delle cosiddette “febbri intermittenti” o “febbri alternate a brividi”. In questo gruppo di patologie definite in cinese “nue” era classificata anticamente la sintomatologia con cui si presenta la malaria. Alla fine Tu Youyou scelse di fare tesoro delle conoscenze che nel III secolo dopo CristounfamosomedicocinesedinomeGeHong (283-343 d.C.) aveva tramandato ai posteri. GeHongèl’autoredivarieoperetracuiuntesto che tutt’ora viene studiato nelle Facoltà di MedicinaTradizionaleCinese:ilZhouhoubeiji fangoManualediprescrizioniperleemergenze, redattonel321d.C.Unvolumedimedicinache ha dunque 1700 anni di storia. In questa opera vengono presentate ed analizzate decine di ricette
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