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Quando si dice che i Santi favorivano il «ventre» si intende che prediligevano la pienezza dei soffi vitali conservati nella regione addominale, mentre il non favorire l’occhio va inteso come un assecondare il controllo dei sensi.
Il Santo è l’uomo che perseguendo la Via naturale porta a termine i giorni che il destino gli ha assegnato tesaurizzando e ottimizzando tutte le energie che ha ricevuto al momento del concepimento, attenendosi a una regola sana che si traduce in un comportamento sano.
La longevità è vivere a lungo, ma soprattutto vivere bene, è Saper Essere non sperperando nulla di sé. I concetti di salute e di santità si vanno così a confondere l’uno con l’altro.
Un dato emerge chiaramente da questi aspetti del pensiero taoista applicato alla medicina: l’uomo è responsabile del proprio stato di salute, che può favorire con un comportamento corretto che ottimizza i lati positivi minimizzando gli aspetti negativi della sua costituzione o, al contrario, distruggere applicando uno stile di vita dissoluto o contrario alle necessità del suo organismo.
Appare chiaro, a partire da quanto appena affermato, come la prevenzione occupi un posto rilevante nella medicina cinese e si esplichi attraverso metodiche molteplici: dietetica, ginnastica, meditazione, farmacologia, agopuntura.
Il paziente cinese si reca dal medico per un check-up energetico prima di ammalarsi o ai primi sintomi di squilibrio e il compito del medico è quello di scoprire i settori più deboli dell’organismo allo scopo di suggerire al paziente come nutrirli o «tonificarli». La moderna gerontologia conferma molti aspetti dell’antica medicina cinese, e in particolare la necessità di eliminare i «rumori di fondo» del nostro organismo per il mantenimento dello stato di salute e la promozione della longevità. In questo senso promuovere la salute equivale a trovare il modo per far funzionare il motore del nostro organismo con il «minimo più basso possibile», evitando quegli stress ossidativi che sono alla base della maggior parte dei processi di invecchiamento.
Tra le pratiche di «lunga vita» è tenuta in particolare considerazione una serie di tecniche sessuali che hanno lo scopo di preservare il jing, ovvero la quintessenza vitale che tutti gli uomini ereditano al momento della nascita e che gradualmente diminuisce nel corso della vita, fino a esaurirsi completamente al momento della morte.
Dalla filosofia taoista deriva la sensibilità che la cultura cinese ha sempre dimostrato nei confronti della vita e della salute e di tutte le tecniche mirate alla loro conservazione e al loro miglioramento. Se il bene dell’uomo si identifica con la possibilità di portare a termine il proprio destino vivendo con serenità gli anni che ci sono stati assegnati, allora si spiega perché i taoisti privilegiassero nella loro vita tutte le pratiche che miravano a questo scopo. La concezione che la prevenzione delle malattie possa essere attuata attraverso la capacità di vivere in armonia con i ritmi della natura, limitando gli eccessi, allontanando le passioni e praticando costantemente le «tecniche di lunga vita» era già
radicata ai tempi di Lao Zi. Il perfetto equilibrio tra microcosmo-uomo e macrocosmo-universo garantisce lo stato di salute e la corrispondenza tra questi due cosmi porta addirittura a concepire il corpo umano come una specie di paesaggio interno che si conforma a quello esterno.
Così i mari, il sole, la luna, i fiumi, le montagne danno nomi molto poetici e simbolici alle varie zone anatomiche del corpo e agli stessi punti di agopuntura e svolgono nel «paesaggio interno» compiti analoghi a quelli svolti nel macrocosmo.
Il medico di medicina cinese si pone di fronte al paziente con un duplice atteggiamento: da una parte utilizzare tutte le armi terapeutiche a sua disposizione per «curare» la malattia già in atto o «mantenere» il più a lungo possibile lo stato di benessere, dall’altra «educare» il paziente a conoscere se stesso e adeguare il proprio comportamento fisico, psichico e sessuale al fine di realizzare pienamente le proprie potenzialità. Questo secondo aspetto della medicina cinese è fondamentale per la sua più compiuta espressione in ambito preventivo.
Bibliografia
Sotte L., ed altri, Fondamenti di Agopuntura e Medicina Cinese, CEA, Milano, 2006
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