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condensazione che che ha natura opposta a quello di elevazione e rarefazione del legno e che prende il nome di “metallo” perché il suo ideogramma disegna il movimento di condensazione, di discesa che si raccoglie nelle profondità della terra dove si concentrano i metalli nelle miniere.
Dopo il tramonto inizia la notte, quando il freddo ed il buio diventano sempre più intensi fino a raggiungere il loro culmine alla mezzanotte che corrisponde al “massimo dello yin,” al nord ed all’inverno. Questa è la “quarta fase” del ciclo simboleggiata dall’“acqua” che non solo è l’elemento che si oppone al fuoco, ma è anche caratterizzata in natura dal fatto che si raccoglie in basso. L’ideogramma corrispondente indica chiaramente con pochi tratti questa natura discendente che si oppone a quella del fuoco che, al contrario, si dirige in alto.
La vita del cosmo e quella dell’uomo sono dunque ritmata da queste quattro fasi, più una “quinta” che abbiamo già citato. Si tratta della “terra” dove tutti questi fenomeni si manifestano. Essa rappresenta il centro del sistema da cui dipendono gli altri quattro movimenti. Questo fenomeno si comprende soprattutto se si pensa ai punti cardinali che necessitano di uno spazio per posizionarsi – cioè la “terra” – il centro del sistema da cui orientare lo sguardo.
Le cinque fasi possono essere pensate come dei periodi, degli stadi, degli insiemi di fenomeni e di strutture che si organizzano e si esprimono in uno stesso scopo, con uno stesso fine che corrisponde alle caratteristiche di un aspetto della trasformazione yin-yang.
All’interno dell’uomo ad ogni movimento corrisponde un sistema complesso che potremmo definire psicosomatico che si serve di organi, visceri, tessuti, strutture per svolgere le sue funzioni fisiologiche. All’interno dell’uomo: -	il passaggio yin-yang, il legno, corrisponde a tutti i fenomeni psico-neuro-immuno-endocrini che hanno a che spartire con la nascita, l’attivazione, l’estrinsecazione, il movimento di uscita, di salita, -	il fuoco corrisponde al massimo yang e ai fenomeni di massima dinamizzazione, espansione, riscaldamento, illuminazione, -	il metallo rappresenta il passaggio yang-yin e dunque il movimento di decelerazione, di rientro, di interiorizzazione, di discesa, -	l’acqua il massimo dello yin e dunque la massima concentrazione, strutturazione, inerzia, -	infine la terra rappresenta il centro del sistema che è punto di riferimento degli altri quattro e li sostiene. Anche lo psichismo si situa all’interno dei ritmi delle cinque fasi e ad esse si richiama per essere adeguatamente compreso e studiato. Alla fase del “legno” corrisponde l’aspetto mentale dell’avvio di ogni ciclo vitale, della nascita, dell’inizio della dinamizzazione che in termini cosmici è rappresentata dall’alba che si manifesta ad est e dalla primavera. In termini psichici ciò corrisponde all’avvio dei processi mentali, emotivi, affettivi, razionali, sentimentali, dunque alla fantasia, alla capacità progettuale, all’immaginazione, all’espansione,
all’intraprendenza, all’altruismo, alla capacità di proiettarsi all’esterno e di entrare in contatto empatico col mondo vitale e umano che ci circonda. Capacità dunque di rapportarsi in maniera positiva con gli altri e di aprirsi allo scambio, al confronto ed anche alla disputa. Alla fase del “fuoco” corrisponde il massimo dello yang che rappresenta l’aspetto più dinamico di ogni ciclo vitale, la massima espansione che in termini cosmici corrisponde al mezzogiorno che arriva quando il sole è allo zenit a sud e all’estate. In termini psichici ciò corrisponde alla massima espansione mentale, dilatazione, e conseguentemente raffinatezza dei processi mentali, emotivi, affettivi, sentimentali, al rigore razionale e dunque al massima capacità critica, all’intelligenza ma contemporaneamente alla massima sensibilità, alla capacità di entrare in contatto compiuto e completo con il mondo che ci circonda per comprenderlo appieno per farlo nostro.
Alla fase del “metallo” corrisponde l’aspetto mentale tipico della fase matura del ciclo vitale che in termini cosmici è rappresentata dal tramonto quando il sole scende ad ovest e dall’autunno. Questo è il momento in cui la luce sta gradualmente svanendo insieme col calore. È il momento in cui in natura si raccolgono i frutti maturati al calore dell’estate.
In termini psichici ciò corrisponde alla capacità di interiorizzazione, di introspezione, di concentrazione, alla possibilità di assaporare fino in fondo le emozioni, i sentimenti, di fare propri i ragionamenti, di tesaurizzare gli avvenimenti, gli affetti, i pensieri per accostarli al proprio io e farne veramente una parte di sé.
Alla movimento dell’“acqua” che è il massimo yin corrisponde la mezzanotte, l’inverno, il nord. È la fase in cui la luce scompare e la vita sembra sospesa perché è come immobilizzata, in attesa di un nuovo ciclo.
È il tempo necessario perché lo spirito che ci guida possa essere tesaurizzato in profondità nella nostra anima, per concludere un ciclo vitale e creare le condizioni per avviare il successivo. È quel che accade al seme che giace nel terreno d’inverno per germogliare nella primavera successiva, dunque una vita in nuce e contemporaneamente la messa a punto di un progetto che a primavera germoglierà.
Dal punto di vista psichico corrisponde alla capacità volitiva dell’uomo cioè a quel processo che origina dall’interiorizzazione di tutti i contenuti mentali nel profondo. Ciò permette di dare “sostanza” ai progetti del “legno”, alle certezze del “fuoco” ed alla capacità percettiva del “metallo”. Una volta che i contenuti mentali sono interiorizzati acquisiscono le caratteristiche che permettono di passare dalla potenza all’atto attraverso la volontà e la determinazione. Senza volontà nulla accade, ma il volere ha bisogno del freddo, della notte e dell’inverno, cioè del massimo yin per prendere forma, condensarsi, strutturarsi, determinarsi al nostro interno ed infine esercitare il proprio scopo dando struttura ai contenuti mentali su cui si fonda.
Alla fase della “terra” corrisponde il “centro del sistema” che permette agli altri di orientarsi nello spazio come punti cardinali e di ritmarsi nel
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