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Introduzione allo “shen”, lo psichismo cinese per il medico e psicoterapeuta
occidentale
Lucio Sotte*
Vorrei tentare con questo articolo di introdurre in parole semplici e spero comprensibili anche ai non addetti ai lavori la concezione cinese dello psichismo. La sua conoscenza è utilissima per inquadrare facilmente la maggior parte dei disturbi mentali che frequentemente riscontriamo nella
«Vorrei tentare con questo articolo di introdurre in parole semplici e spero comprensibili anche ai non addetti ai lavori la concezione cinese dello psichismo. La sua conoscenza è utilissima per inquadrare facilmente la maggior parte dei disturbi mentali che frequentemente riscontriamo nella nostra pratica clinica e ritengo che anche lo psicoterapeuta ed il medico di formazione occidentale possano usarla con grande profitto anche se non utilizzano le tecniche di terapia della medicina cinese.»
nostra pratica clinica e ritengo che anche lo psicoterapeuta ed il medico di formazione occidentale possano usarla con grande profitto anche se non utilizzano le tecniche di terapia della medicina cinese.
Per spiegarla occorre prendere dimestichezza con due principi basilari della medicina cinese: la teoria yin-yang e quella delle cinque fasi o cinque
movimenti. Cercherò di introdurle brevemente qui di seguito. Alla base di tutto c’è la teoria yin-yang.
Figura 1. Il tai ji tu con la rappresentazione dei due “pesci” grigio-yin e bianco-yang
Cosa afferma questa teoria? Che tutto ciò che esiste, tutto il reale, è una continua trasformazione reciproca di due elementi complementari ed opposti che vanno sotto il nome di yin e yang e che possono essere considerati una sorta di metafora dell’energia e della massa dell’equazione della relatività di Einstein. Nella concezione della fisica postnewtoniana (che si fonda sulla famosa equazione E = m c2) il reale è
*Direttore Olos e Logos: Dialoghi di Medicina Integrata
MEDICINA CINESE
DIALOGHIDIMEDICINAINTEGRATA estate 2014

